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Il nuraghe Torra

Il nuraghe Torra sorge nella parte meridionale del Golfo di Olbia, su un piccolo rilievo che domina la piana del Padrongianus, a poca distanza dalle sue foci.

Nuraghe Torra

È un nuraghe poco noto e mai scavato, sul quale si hanno poche notizie pubblicate dallo storico Panedda, che lo classificò come nuraghe a corridoio, ma di quelli più complessi dotati anche di camera con copertura a tholos.
Ha una pianta quasi ellittica ed è realizzato con blocchi di granito semilavorati, talvolta rinzeppati con piccole pietre. Sembra essere circondato da un antemurale che come il nuraghe stesso si appoggia ad un affioramento della roccia granitica.
Il Panedda colloca l’ingresso alla struttura rivolto verso Est, ma le attuali condizioni di conservazione non permettono di riconoscerlo chiaramente.
Nel pendio del rilievo restano diversi resti di possibili muri perimetrali di capanne, probabilmente parte di un piccolo insediamento circondante il nuraghe.
La presenza di materiale ceramico non solo nuragico, ma anche romano e medievale, fanno propendere per una continuità d’uso o frequentazione del sito anche in tempi successivi.
La posizione del nuraghe, su un’altura e in contatto visivo con altri insediamenti del golfo, è particolarmente strategica nell’ottica del controllo del territorio e delle sue risorse. Essa dominava la fertile pianura, il fiume, le vie di comunicazione verso l’entroterra, l’accesso al golfo di Olbia e i possibili approdi.
Inoltre se il fiume Padrongianus in età Nuragica fosse stato navigabile, il nuraghe sarebbe stato il principale controllo di questa via di comunicazione con l’entroterra e conseguentemente dei traffici che vi passavano. La concentrazione di insediamenti e testimonianze nuragiche lungo il suo corso potrebbero andare a favore di un’ipotesi del genere.

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