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Percorso internazionale

Percorso internazionale

1972 Si tiene a Stoccolma la Conferenza ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) sull’Ambiente Umano (United Nations on the Human Environment), che ha avuto il merito di richiamare, per la prima volta, l’attenzione di istituzioni ed opinione pubblica sulle problematiche ambientali;

1974 Nasce l’UNEP (United Nations Environment Programme) il programma per l’ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite;

1980 Pubblicazione del “Rapporto Global 2000”, nel quale vengono ipotizzati gli scenari per l’anno 2000 per la popolazione, l’economia, la tecnologia, l’energia, l’acqua, le foreste e la disponibilità di risorse;

1987 La Presidente della Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo (WCED = World Commission on Environment and Development) Gro Harlem Brundtland presenta il rapporto “Our common future” (il nostro comune futuro), dando la prima definizione di Sviluppo Sostenibile ed equità intergenerazionale: “lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere alle loro esigenze”;

1989 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite decide di organizzare la Conferenza sull’Ambiente e lo Sviluppo a Rio de Janeiro;

1991 La pubblicazione di “Caring for the Earth: A Strategy for Sustainable Living” curata World Conservation Union (IUCN), dal United Nations Environment Programme (UNEP) e dal World Wide Fund for Nature (WWF), fornisce un ulteriore definizione dello Sviluppo Sostenibile inteso come: “il soddisfacimento della qualità della vita, mantenendosi entro i limiti della capacità di carico degli ecosistemi che ci sostengono”. Tale definizione sottolinea l’importanza del miglioramento della qualità di vita dell’uomo, nel rispetto della capacità di rigenerazione della terra. Le due definizioni danno assieme una chiara comprensione del concetto di Sviluppo Sostenibile inteso come beneficio per le persone e per gli ecosistemi.

1992 Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo (UNCED-United Nations Conference on Environment and Development), conosciuta anche come il Summit della Terra tenutasi a Rio de Janeiro dal 3 al 14 giugno 1992. Oltre 150 paesi firmarono due Convenzioni Internazionali, una sui mutamenti climatici (UNFCCC) ed una sulla protezione della diversità biologica (UNCBD). Inoltre tutte le delegazioni presenti approvarono:

  • la Dichiarazione di Rio, che è un impegno sulla tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile
  • una Dichiarazione di Principi senza valore legale sulla gestione, conservazione e sviluppo sostenibile delle foreste
  • l'Agenda 21, ampio ed articolato programma di azione che costituisce una sorta di manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta da qui al 21° secolo.

Con la Dichiarazione di Rio, composta da 27 principi, si è ampliato ulteriormente il concetto di Sviluppo Sostenibile, integrandolo con i temi dello sviluppo (economico-sociale) e dell’ambiente.

1992 L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituisce la Commissione Sviluppo Sostenibile (UNCSD)

1996 United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC), con la quale è stato definito l’obiettivo di stabilizzare la concentrazione in atmosfera dei gas serra;

1997, Protocollo di Kyoto, in cui è stato elaborato un protocollo di intesa sulla riduzione delle emissioni dei gas serra e si evidenziava, inoltre, la centralità dei problemi del clima globale nello sviluppo socio-economico mondiale;

2000, Millennium Summit, conferenza delle Nazioni Unite che ha formulato la Millennium Declaration, documento di indirizzo per l’abbattimento della povertà nel mondo, con specifici obiettivi per il 2015 (MDGs-Millennium Development Goals) tra cui l’integrazione dei principi dello sviluppo sostenibile nelle politiche dei paesi per arrestare la perdita delle risorse ambientali;

2002 Si è tenuto a Johannesburg, in Sud Africa, dal 2 al 4 settembre, il Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile o WSSD (World Summit on Sustainable Development). In questa occasione, si definisce il Piano d’attuazione (“Plan of Implementation of World Summit on Sustainable Development”), documento basato sull’approccio precauzionale e sulle responsabilità comuni, ma differenziate, tra Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo; viene ribadito l’impegno a promuovere i principi per la sostenibilità, definiti dieci anni prima a Rio de Janeiro, si ribadisce la validità e quindi si assicura la continuità nella realizzazione dei progetti di Agenda 21.

2005 World Summit delle Nazioni Unite a New York, in cui si fa il punto della situazione sullo stato degli ecosistemi del pianeta.

In conclusione, dal vertice in Sud Africa, emerge chiaro che il raggiungimento della sostenibilità economica, sociale ed ambientale, quale beneficio per tutti, in particolar modo per le donne, i giovani, i bambini e le persone più emarginate della società, non può prescindere dalla realizzazione dei fondamentali temi trattati: la pace, la sicurezza, il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dell’uomo, il rispetto per le diversità culturali, l’estirpazione della povertà, il cambiamento nei modelli di produzione e consumo insostenibili, la protezione e la gestione delle risorse naturali

 

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