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Inaugurato l'impianto di risalita dei giovani di anguilla nella Diga del fiume Coghinas.

Insegna sulla Diga ENEL di Casteldoria

8 giugno 2015

Con lo slogan "Sette miliardi di sogni. Un pianeta. Consumare con moderazione”, che evoca le grandi questioni globali della sostenibilità e dell’uso consapevole delle risorse naturali, si apre oggi la Giornata Mondiale dell’Ambiente 2015, promossa dalle Nazioni Unite (è stata istituita dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1972 e si celebra ogni anno il 5 giugno) e ospitata quest’anno dal Governo Italiano nell’ambito di Expo Milano.

In questa giornata, venerdì 5 giugno, presso la diga Enel di Casteldoria, è stato inaugurato l'impianto di risalita che consentira’ ai giovani di anguilla di risalire il corso del fiume anche in presenza di sbarramenti.

Il progetto consiste in un sistema di scale di risalita sulle dighe di Casteldoria e Muzzone che consentirà ai giovani di anguilla di risalire il corso del fiume, garantendo il ripopolamento delle anguille del fiume Coghinas.

La Provincia ha condotto, negli anni passati, studi di caratterizzazione degli ecosistemi di acqua dolce di tutto il territorio provinciale, attraverso indagini ecologiche ed ambientali nonché monitoraggi della fauna ittica, che hanno permesso l’elaborazione della CARTA ITTICA PROVINCIALE.
La carta ittica ha permesso di colmare alcune lacune conoscitive esistenti e ha disegnato un quadro conoscitivo completo delle acque interne (fiumi e laghi).
Questo strumento ha permesso e permette di programmare interventi di tutela e gestione, consapevoli e strutturati in maniera sostenibile, dei sistemi acquatici e delle loro comunità biologiche.
L’impegno della Provincia per poter garantire la naturale capacità rigenerativa dell’ecosistema fiume, con la collaborazione di altri Enti e Società, è stato quello di aver finanziato e progettato un impianto di risalita che consentirà alle giovani anguille di risalire il corso del fiume anche in presenza di sbarramenti.

Sono intervenuti per festeggiare il collaudo delle scale di risalita, il Sindaco di Santa Maria Coghinas, l’Agenzia Regionale Agris che si occuperà di monitorare il ripopolamento delle anguille nei laghi di Casteldoria e Coghinas, il Consorzio di Bonifica Nord-Sardegna, la Stazione Forestale di vigilanza ambientale.

Alcuni alunni delle scuole del territorio hanno preso parte all'evento. L'impianto è stato collaudato con alcuni esemplari di giovani anguille che potranno accrescersi nel fiume Coghinas e poi ritornare nel Mar dei Sargassi per la riproduzione.

Per il suo aspetto serpentiforme e lo straordinario ciclo vitale, l’anguilla (nome scientifico Anguilla anguilla) ha da sempre suscitato l’interesse dei ricercatori che ancora oggi non sono riusciti a svelare tutti i segreti della sua complessa biologia.

L’anguilla è registrata “in pericolo critico” dalla Lista Rossa IUNC (Unione mondiale per la conservazione della natura) - il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il globo terrestre - poiché negli ultimi 20 anni la specie ha subito una drammatica diminuzione.

Il viaggio delle anguille è irto di pericoli: dal mare la piccola anguilla, per potersi accrescere, deve raggiungere le acque interne e superare ostacoli di piccola-media grandezza o ancora, sbarramenti di maggiori dimensioni come le dighe, che ne impediscono la libera circolazione.

La Provincia ha sviluppato pertanto il progetto per contrastare il rischio di estinzione, nel proprio territorio, della specie Anguilla anguilla la cui complessità del ciclo riproduttivo e l’interferenza antropica comprometteva la specie.
Con questo progetto da una parte si garantisce la tutela della biodiversità, attraverso la costruzione di veri e propri “corridoi ecologici”, capaci di contribuire agli scambi necessari alla vita del fiume; dall’altra, si abbattono gli impatti ambientali sull’ecosistema fluviale causati dalle dighe.
L’energia idroelettrica sfruttata nelle dighe rientra fra le energie rinnovabili perché il suo utilizzo non produce emissioni e non ha effetti negativi sul clima, tuttavia comporta alterazioni ed interventi a carico del sistema idrografico e impatti sull’ecosistema fluviale. Questo intervento rappresenta un compromesso fra l’esigenza dell’uomo di produrre energia pulita e la necessità di salvaguardare uno spicchio di biodiversità che popola il nostro territorio in un ottica dunque di sviluppo sostenibile