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Lotta contro gli sprechi: è arrivata la legge.

pomodori

10 ottobre 2016

E' entrata in vigore lo scorso 14 settembre la Legge n. 166 del 19 agosto 2016 avente ad oggetto "Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarieta' sociale e per la limitazione degli sprechi." che regolamenta la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini della solidarietà sociale.

Si tratta infatti di un provvedimento, rivolto a distributori e venditori, che persegue la finalita' di ridurre gli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari, farmaceutici e di altri prodotti, attraverso la realizzazione dei seguenti obiettivi prioritari:

  1. favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari a fini di solidarieta' sociale, destinandole in via prioritaria all'utilizzo umano;
  2. favorire il recupero e la donazione di prodotti farmaceutici e di altri prodotti a fini di solidarieta' sociale;
  3. contribuire alla limitazione degli impatti negativi sull'ambiente e sulle risorse naturali mediante azioni volte a ridurre la produzione di rifiuti e a promuovere il riuso e il riciclo al fine di estendere il ciclo di vita dei prodotti;
  4. contribuire al raggiungimento degli obiettivi generali stabiliti dal Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, adottato ai sensi dell'articolo 180, comma 1-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e dal Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare previsto dal medesimo Programma nonche' alla riduzione della quantita' dei rifiuti biodegradabili avviati allo smaltimento in discarica;
  5. contribuire ad attivita' di ricerca, informazione e sensibilizzazione dei consumatori e delle istituzioni sulle materie oggetto della presente legge, con particolare riferimento alle giovani generazioni.

Gli operatori del settore alimentare possono cedere gratuitamente le eccedenze alimentari a soggetti donatari i quali possono ritirarle direttamente o incaricandone altro soggetto donatario. I soggetti donatari devono destinare, in forma gratuita, le eccedenze alimentari ricevute, idonee al consumo umano, prioritariamente a favore di persone indigenti. Qualora queste non fossero idonee al consumo umano possono essere cedute per il sostegno vitale di animali e per la destinazione ad autocompostaggio o a compostaggio di comunita' con metodo aerobico.

Possono essere donati anche i prodotti agricoli in campo e quelli di allevamento, i prodotti della panificazione invenduti che non necessitano di condizionamento termico, nonchè prodotti alimentari provenienti da confische. Ovviamente i prodotti alimentari donati dovranno mantenere i requisiti di igiene e sicurezza degli alimenti e gli operatori dovranno adottare tutte le misure necessarie per evitare  rischi di commistione o di scambio tra i prodotti destinati ai diversi impieghi.

Al fine di promuovere modelli di consumo e di acquisto improntati a criteri di solidarieta' e di sostenibilita' nonche' di incentivare il recupero e la redistribuzione per fini di beneficenza, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di
concerto con i Ministeri del lavoro e delle politiche sociali, della salute e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, promuove campagne nazionali di comunicazione dei dati raccolti in tema di recupero alimentare e di riduzione degli sprechi, anche al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica e le imprese sulle conseguenze negative degli sprechi alimentari, con particolare
attenzione ai temi del diritto al cibo, dell'impatto sull'ambiente e
sul consumo di risorse naturali e alle possibili misure per il
contrasto degli sprechi medesimi. Tra queste anche la promozione dell'uso di contenitori, da parte dei ristoratori, per consentire ai clienti di portarsi a casa le pietanze non consumate.
Presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, verranno invece promossi dei percorsi mirati all'educazione a una sana alimentazione e a una produzione alimentare ecosostenibile, nonchè alla sensibilizzazione contro lo spreco degli alimenti esugli squilibri esistenti a livello nazionale e internazionale nell'accesso al cibo.
 

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