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Diario dell'orto di Ottobre

Raccolto dell'orto sinergico al Parco Padrongianus

7 ottobre 2013

Si raccolgono gli ultimi ortaggi estivi e saranno proprio loro a fornirci i semi da conservare per avviare il nostro semenzaio.
Un ciclo virtuoso con una selezione naturale di ortaggi, che avranno molto in comune con il terreno che li ospiterà: lo stesso dove hanno avuto origine i semi dai noi conservati. Questa pratica, oltre ad essere ecologica e sostenibile, riduce le difficoltà di adattamento delle specie una volta trapiantate o seminate direttamente nei bancali. Nell'orto del Padrongianus proviamo a sperimentare l'essiccazione e la conservazione dei semi di pomodoro, melanzana, zucchina e peperone

Estrazione ed essiccazione
Partiamo dai pomodori. La procedura richiede qualche cura in più. Primo passo eliminare la gelatina di vegetazione che avvolge i semi. Diviso il pomodoro in due metà, si raccolgono i semi con un cucchiaio e si mettono in un bicchiere, dove verrà versata dell'acqua fino a coprirne il contenuto. Il bicchiere sarà poi chiuso con una garza per non più tre giorni, fino al formarsi di un velo in superficie: è un processo benefico con lo sviluppo di un fungo che preserverà i nostri semi in salute. A questo punto si elimina il velo, i semi che sono venuti a galla e quelli con muffa, perché non più buoni per la germinazione. Quelli rimasti si sciacquano con cura e si dispongono su un foglio di carta oleata, all'aria ma al riparo dalla luce. Una volta asciutti si staccheranno da soli.
Le melanzane vanno lasciate maturare ancora un po' dopo averle colte, sempre al riparo dalla luce, fino a quando i semi al loro intero non diventano scuri. Quando la buccia perde lucentezza è il momento di agire. Occorre liberare i semi dalla polpa e sciacquarli da eventuali residui. Procedere poi all'essiccazione, sempre su carta oleata.
Anche le zucchine richiedono un periodo di ulteriore maturazione al buio di circa due o tre settimane, dopo averle colte. Si tagliano poi nella loro lunghezza e si estraggono i semi che, una volta sciacquati e asciugati, si possono essiccare sempre su carta oleata per due settimane.
I peperoni invece possono essere privati del seme appena recisi e procedere subito con l'essiccazione.

La conservazione
Le semenze devono essere conservate al riparo dall'umidità, se possibile sempre a contatto con la carta, per evitare lo sviluppo di possibili muffe. I contenitori dovranno essere ermetici, di vetro scuro o di latta, muniti di etichette con data di conservazione e nome della specie. Anche la temperatura è importante, meglio in un luogo fresco, in attesa della semina.

 CS Alessandra Corda (ALEA Ricerca & Ambiente)

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