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Flora

Dal punto di vista vegetazionale sono da segnalare le foreste a galleria dei tratti a monte della statale 125 e degli affluenti.

Vegetazione presente lungo il corso del Padrongianus

Si tratta di ambienti particolari e sempre meno diffusi a causa dell'attività umana, che rappresentano un tipo particolare di corridoio biologico. Con la sua volta, la foresta a galleria facilita l'attraversamento del corso d'acqua a svariate specie, sia tramite la canopea (formata dall’intreccio delle chiome degli alberi), sia lungo i tronchi d'albero morti o vivi che fanno da "ponte", inoltre, mantiene un microclima più temperato al di sopra del fiume.

Particolarmente interessante è la vegetazione presente nella zona delle foci, la cui diversità fitocenotica (fitocenosi è il complesso di piante che crescono in uno stesso ambiente influenzandosi reciprocamente) rende l'area meritevole di misure di tutela, volte alla conservazione ed alla gestione delle popolazioni e delle comunità vegetali presenti. È infatti presente l'unica stazione sarda di una pianta, molto appariscente, il Limoniastrum monopetalum, che rappresenta una rarità biogeografica specifica di questa zona. Questa pianta, dalla vistosa fioritura estiva, trova il suo habitat naturale negli ambienti litorali salati o subsalsi sia sabbiosi che rocciosi. Si tratta quindi di habitata fortemente minacciati perché soggetti a forte pressione antropica e suscettibili di interventi di trasformazione che minacciano la sopravvivenza della specie e per tali motivi è stata inclusa tra le specie vegetali vulnerabili della Lista Rossa nazionale.

Altre piante tipiche delle zona fluviale che troviamo nel parco:
le Tamerici (Tamarix gallica L.) sono alberi tipici di ambienti assolati, terreni sabbiosi, ambienti salmastri e corsi d’acqua; hanno piccolissime foglie squamose che trasudano sale; in primavera diventano luminosi, ammantandosi di piccoli fiori bianco-rosei in spighe compatte; il giunco spinoso o pungente (Juncus acutus); la canna palustre 
(Phragmites communis); l'ontano nero o ontano comune (Alnus glutinosa) il salice rosso (Salix purpurea); la ginestra dell’Etna (Genista aetnensis Biv.), piccolo albero caducifoglio, alto fino a sei metri, che fiorisce tra giugno e agosto. La ginestra dell’Etna è una specie presente spontanea solo in Sardegna e Corsica, tuttavia è curiosa la presenza nel parco del Padrongianus, giacché in Sardegna vegeta solo nelle aree montane dell’area centro-meridionale.

Molto presente in tutto il territorio del parco è il falso cotone ‬‪(Gomphocarpus fruticosus), è una specie originaria del Sud-Africa introdotta nel Mediterraneo per utilizzo tessile. La pianta, se scalfita, emette un lattice bianco irritante e tossico. La fitolacca (Phytolacca americana L.) è una specie originaria delle regioni tropicali e subtropicali. Il nome generico deriva dal greco phyton (pianta) e dalla radice araba lakk (lacca), cioè lacca vegetale per il colore del frutto maturo che, se spremuto, secerne un succo viola intenso che macchia intensamente. Anche la fitolacca è stata introdotta nel Mediterraneo presumibilmente per l’utilizzo come pianta tintorea.

Nelle aree più interne del parco è presente la verdeggiante macchia mediterranea, con le sue piante tipiche, dalla ginestra (Spartium junceum) al lentisco (Pistacia lentiscus), il cisto rosso (Cistus incanus), l'elicriso (Helichrysum italicum) con il suo profumo inconfondibile.

Gli olivastri (Olea europaea var. sylvestris), specie tipica della fascia litoranea, caratterizzano fortemente il paesaggio della collina che ospita il Nuraghe Torra.

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